Si assenze, No blocco illegale

Al porto di Trieste le iniziali presenze dei lavoratori No Greenpass, in contrasto con la loro “assenza lavorativa” determinata dal non possesso del certificato verde, come testimonianza pacifica e rispettosa della legalità stanno venendo affiancate e sostituite da persone esterne che sembra stiano attivando modalità di protesta diversa dalla semplice assenza dal lavoro. Il blocco di qualsiasi attività, specie se infrastrutturale, come protesta con modalità illegali o, peggio, violente contro l’obbligo di green pass è naturalmente non condivisibile.

Il personale che si riconosce nel manifesto del blog (strumento per dare loro voce sulla contrarieta’ all’obbligo del green pass) si muove per l’abolizione di questo “lasciapassare” ma attraverso modalità democratiche come la partecipazione pacifica e legale alle manifestazioni, agli scioperi, la richiesta di confronto con le istituzioni e l’informazione. Con queste premesse, non aderiamo e non condividiamo eventuali iniziative e azioni che vadano contro la legge, tanto meno una interruzione di servizio pubblico come quello del trasporto o del blocco stradale che, ricordiamo, è stato reintrodotto come reato penale nel 2018.

Non aderiamo a nessuna di queste iniziative né a livello editoriale né a livello personale. La nostra partecipazione a manifestazioni a Padova organizzate da Venetonogreenpass è limitata quindi al solo desiderio di veder abolito lo strumento di controllo e non implica la condivisione dei contenuti portati dai relatori, di volta in volta, né l’adesione a iniziative intraprese dallo stesso comitato organizzatore della manifestazione.

Si precisa che questo blog NON rappresenta il canale telegram “Personale Unipd CONTRO il Green Pass”

Per ogni chiarimento invitiamo a scrivere a personaleunipdnogreenpass@gmail.com

Rimandiamo come spunto ad una analisi piu’ completa per i vari punti della vicenda http://ipotesidilavoro.altervista.org/blog/boia-chi-molla-gli-ormeggi/